Domenica 24 Marzo 2013

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DOMENICA DELLE PALME E DELLA PASSIONE DEL SIGNORE

Nel foglietto domenicale si trovano gli orari della Settimana Santa Domenica delle Palme 24 Marzo 2013   

San Cirillo d’Alessandria (380-444), vescovo e dottore della Chiesa
Omelia 13; PG 77,1049

“Osanna! Benedetto il regno che viene!” (Mc 11,9-10)

Fratelli, oggi celebriamo la venuta del nostro Re, andiamogli incontro,
poiché è anche il nostro Dio. … Eleviamo a Dio il nostro cuore, non
spegniamo lo spirito, accendiamo con gioia le nostre lampade, cambiamo
l’”abito” dell’anima. Come fanno i vincitori, prendiamo in mano le palme e
come le persone semplici acclamiamolo col popolo. Con i bambini cantiamo
col cuore di bimbo: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del
Signore!”… Oggi stesso egli entra a Gerusalemme, la croce sta per essere
nuovamente preparata, il biglietto d’accusa di Adamo è “staccato”; di nuovo
il paradiso si apre, il ladrone vi è introdotto; di nuovo la Chiesa è in
festa…. Non viene accompagnato dalle potenze invisibili del cielo e da
legioni di angeli; non è seduto su un trono sublime ed eccelso, protetto da
ali di serafini, un carro di fuoco ed esseri dai molti occhi, non fa
tremare tutto con prodigi e al suono di trombe. Viene nascosto nella natura
umana. E’ un avvento di bontà, non di giustizia; di perdono, non di
vendetta. Appare non nella gloria del Padre, ma nell’umiltà della madre. Il
Profeta Zaccaria ci aveva annunciato altrove questo avvento; chiamava tutta
la creazione alla gioia…: “Rallegrati con tutte le tue forze, figlia di
Sion!” E’ la stessa parola che l’angelo Gabriele aveva annunciato alla
Vergine: “Rallegrati…”, lo stesso messaggio che il Salvatore ha
annunciato anche alle donne dopo la resurrezione: “Rallegratevi”…
“Grida di gioia, figlia di Sion! Ecco il tuo re viene a te, seduto su un
asino, un asinello”… Ma cos’è questa storia? Non viene con pompa come
tutti gli altri re. Viene nella condizione di servo, sposo pieno di
tenerezza, agnello dolcissimo, fresca rugiada sul vello, pecora condotta al
macello, agnello innocente trascinato al sacrificio… Oggi i figli degli
Ebrei corrono a lui, offrendo i loro rami d’ulivo a colui che è
misericordioso e nella gioia ricevono con le palme il vincitore della
morte. “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”